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La Svizzera si impone come uno dei più potenti ecosistemi deep tech al mondo. Secondo lo Swiss Deep Tech Report 2025 pubblicato da DeepTech Nation, oltre il 60% del capitale di rischio svizzero è ormai destinato alle start-up di tecnologie profonde — un record mondiale davanti agli Stati Uniti e al Regno Unito (deeptechnation.ch).
Un decennio di crescita vertiginosa
Tra il 2015 e il 2025, gli investimenti nel deep tech svizzero sono stati moltiplicati per sei, raggiungendo quasi 1,9 miliardi di USD nel 2024 e con una proiezione superiore a 2,3 miliardi di USD nel 2025 (tech.eu).
Il Paese ospita oggi oltre 1 500 start-up deep tech, con una valorizzazione complessiva superiore a 100 miliardi di USD, un livello inedito per un Paese di queste dimensioni.
Questa esplosione è sostenuta da un triplice pilastro di eccellenza:
- la qualità della ricerca accademica (ETH Zürich, EPFL, Università di Zurigo),
- l’alta densità di capitale umano altamente qualificato,
- e una cultura dell’innovazione strutturata, in cui industria e mondo scientifico dialogano in modo naturale.
Le spin-off accademiche svizzere competono con quelle di Oxford o Cambridge e ormai superano le loro equivalenti francesi o tedesche in termini di volume di brevetti depositati e di capitali raccolti (edtechinnovationhub.com).
Un capitale prevalentemente internazionale
Il rapporto sottolinea una particolarità: quasi il 96% dei round di finanziamento per la crescita (Series B–D) è guidato da investitori stranieri — principalmente europei, americani e asiatici (swissstartupassociation.ch).
Questa dipendenza rivela da un lato la forte capacità di attrazione del know-how svizzero a livello mondiale, ma anche una fragilità strutturale: l’assenza di fondi domestici in grado di sostenere le fasi di scale-up.
È precisamente in questo spazio che attori svizzeri del finanziamento come PrestaFlex possono svolgere un ruolo chiave: strutturare finanziamenti ibridi, combinando credito mezzanino, leasing di attrezzature, venture leasing o sale-and-leaseback per sostenere la crescita delle scale-up deep tech senza diluizione del capitale.
Tecnologie ad impatto e ad alta intensità di asset
Le nuove tendenze mostrano uno spostamento del baricentro:
- IA, machine learning e data science rappresentano ormai il 23% delle nuove imprese,
- le cleantech, climate tech ed energy storage guadagnano terreno,
- mentre biotech e medtech mantengono un ruolo importante ma meno dominante.
Questi modelli si basano spesso su asset tangibili e ammortizzabili: robot, laboratori, sensori, server, brevetti, piattaforme hardware. Tutti elementi finanziabili tramite soluzioni di asset-based lending o leasing d’investimento, ambiti che PrestaFlex padroneggia nelle sue attività di debt advisory e di finanza strutturata.
Perché questa dinamica riguarda la finanza svizzera
Lo Swiss Deep Tech Report 2025 evidenzia che la prossima ondata di innovazione non arriverà soltanto dal capitale di rischio, ma da strutture finanziarie ibride.
Le imprese deep tech, ad alto contenuto materiale e scientifico, hanno bisogno di un approccio di finanziamento “industriale”: una logica centrata sul valore d’uso, sul livello di maturità tecnologica (TRL) e sulla valorizzazione degli asset.
È esattamente questo il campo di competenza di PrestaFlex, che supporta le imprese innovative nella strutturazione di finanziamenti su attivi, nella liberazione di liquidità e nella creazione di soluzioni di debito non diluitive adattate alle esigenze del mercato tecnologico svizzero.
Conclusione
La Svizzera ha costruito un modello unico: una nazione agile, centrata sulla ricerca e sulla valorizzazione tecnologica. Ma la chiave del prossimo decennio risiederà nella capacità di trasformare l’innovazione in capitale durevole.
È qui che il finanziamento strutturato, intelligente e su misura – come quello proposto da PrestaFlex – diventerà il motore silenzioso del deep tech svizzero.
Un articolo di Munur Aslan, direttore di PrestaFlex
Vedi anche i nostri articoli Finanziamento impresa Zurigo e Finanziamento impresa Berna per una visione ancora più ampia.
La Svizzera si impone come uno dei più potenti ecosistemi deep tech al mondo. Secondo lo Swiss Deep Tech Report 2025 pubblicato da DeepTech Nation, oltre il 60% del capitale di rischio svizzero è ormai destinato alle start-up di tecnologie profonde — un record mondiale davanti agli Stati Uniti e al Regno Unito (deeptechnation.ch).
Un decennio di crescita vertiginosa
Tra il 2015 e il 2025, gli investimenti nel deep tech svizzero sono stati moltiplicati per sei, raggiungendo quasi 1,9 miliardi di USD nel 2024 e con una proiezione superiore a 2,3 miliardi di USD nel 2025 (tech.eu).
Il Paese ospita oggi oltre 1 500 start-up deep tech, con una valorizzazione complessiva superiore a 100 miliardi di USD, un livello inedito per un Paese di queste dimensioni.
Questa esplosione è sostenuta da un triplice pilastro di eccellenza:
- la qualità della ricerca accademica (ETH Zürich, EPFL, Università di Zurigo),
- l’alta densità di capitale umano altamente qualificato,
- e una cultura dell’innovazione strutturata, in cui industria e mondo scientifico dialogano in modo naturale.
Le spin-off accademiche svizzere competono con quelle di Oxford o Cambridge e ormai superano le loro equivalenti francesi o tedesche in termini di volume di brevetti depositati e di capitali raccolti (edtechinnovationhub.com).
Un capitale prevalentemente internazionale
Il rapporto sottolinea una particolarità: quasi il 96% dei round di finanziamento per la crescita (Series B–D) è guidato da investitori stranieri — principalmente europei, americani e asiatici (swissstartupassociation.ch).
Questa dipendenza rivela da un lato la forte capacità di attrazione del know-how svizzero a livello mondiale, ma anche una fragilità strutturale: l’assenza di fondi domestici in grado di sostenere le fasi di scale-up.
È precisamente in questo spazio che attori svizzeri del finanziamento come PrestaFlex possono svolgere un ruolo chiave: strutturare finanziamenti ibridi, combinando credito mezzanino, leasing di attrezzature, venture leasing o sale-and-leaseback per sostenere la crescita delle scale-up deep tech senza diluizione del capitale.
Tecnologie ad impatto e ad alta intensità di asset
Le nuove tendenze mostrano uno spostamento del baricentro:
- IA, machine learning e data science rappresentano ormai il 23% delle nuove imprese,
- le cleantech, climate tech ed energy storage guadagnano terreno,
- mentre biotech e medtech mantengono un ruolo importante ma meno dominante.
Questi modelli si basano spesso su asset tangibili e ammortizzabili: robot, laboratori, sensori, server, brevetti, piattaforme hardware. Tutti elementi finanziabili tramite soluzioni di asset-based lending o leasing d’investimento, ambiti che PrestaFlex padroneggia nelle sue attività di debt advisory e di finanza strutturata.
Perché questa dinamica riguarda la finanza svizzera
Lo Swiss Deep Tech Report 2025 evidenzia che la prossima ondata di innovazione non arriverà soltanto dal capitale di rischio, ma da strutture finanziarie ibride.
Le imprese deep tech, ad alto contenuto materiale e scientifico, hanno bisogno di un approccio di finanziamento “industriale”: una logica centrata sul valore d’uso, sul livello di maturità tecnologica (TRL) e sulla valorizzazione degli asset.
È esattamente questo il campo di competenza di PrestaFlex, che supporta le imprese innovative nella strutturazione di finanziamenti su attivi, nella liberazione di liquidità e nella creazione di soluzioni di debito non diluitive adattate alle esigenze del mercato tecnologico svizzero.
Conclusione
La Svizzera ha costruito un modello unico: una nazione agile, centrata sulla ricerca e sulla valorizzazione tecnologica. Ma la chiave del prossimo decennio risiederà nella capacità di trasformare l’innovazione in capitale durevole.
È qui che il finanziamento strutturato, intelligente e su misura – come quello proposto da PrestaFlex – diventerà il motore silenzioso del deep tech svizzero.
Un articolo di Munur Aslan, direttore di PrestaFlex
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